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SETTORE IMPIANTI ha sviluppato nel corso degli anni esperienza e know-how unico nel settore della sicurezza e nello specifico negli impianti antintrusione identificando come principale partner  TECNOALARM.
Tutte le nostre offerte vengono elaborate dai nostri tecnici, solo dopo un’attenta valutazione dei rischi, con il preciso obiettivo di garantire al cliente la massima personalizzazione del servizio e la sua totale sicurezza, seguendo scrupolosamente le linee guida definite dalle normative nazionali ed internazionali. 

Nella fondamentale fase di sopralluogo ci si deve  approcciare all’edificio o all’area da proteggere con l’obiettivo di effettuare un’attenta analisi del rischio, mediante la valutazione delle probabili vie e metodi di intrusione che potrebbero essere utilizzati da intrusi con diversi livelli di capacità.

Di seguito le principali linee guida per realizzare un “Sistema Antintrusione”:

  1. Determinare il “grado di sicurezza” in conformità  con i valori contenuti nell’edificio.
    Grado 1 (Rischio basso)
    Si prevede che gli intrusi o i rapinatori abbiano una scarsa conoscenza degli impianti di sicurezza e dispongano di una limitata gamma di attrezzi facilmente reperibili.

    Grado 2 (Rischio medio-basso)
    Si prevede che gli intrusi abbiano una scarsa conoscenza degli impianti di sicurezza ma utilizzino una gamma generica di utensili e strumenti portatili (es. tester, grimaldelli …)

    Grado 3 (Rischio medio-alto)
    Si prevede che gli intrusi o i rapinatori abbiano una discreta conoscenza degli impianti di sicurezza e dispongano di una gamma completa di strumenti e di apparecchi elettronici portatili.

    Grado 4 (Rischio alto)
    Viene attribuito quando la sicurezza ha la precedenza su tutti gli altri fattori. Si prevede che gli intrusi o i rapinatori abbiano le capacità e le risorse per pianificare in dettaglio un’intrusione o una rapina e che dispongano di una gamma completa di attrezzature, compresi i mezzi di sostituzione dei componenti di un impianto antintrusione.
     
  2. Evidenziare la “classificazione ambientale” delle  aree da proteggere.
    Classe ambientale I – Interno
    In ambienti chiusi, quando la temperatura è ben controllata, con limite a locali residenziali /uffici es. proprietà residenziali o commerciali).

    Classe ambientale II – Interno
    Influenze ambientali normalmente presenti in ambienti chiusi, quando la temperatura non è ben controllata ( es. corridoi, atri o scale, aree non riscaldate adibite a deposito o nei magazzini nei quali il riscaldamento è intermittente, negozi, ristoranti …).

    Classe ambientale III – Esterno
    Riparato o interno in condizioni estremeInfluenze ambientali normalmente presenti all’aperto, quando gli impianti antintrusione non sono completamente esposti agli agenti atmosferici o, all’interno, in condizioni ambientali estreme. (es. rimesse, fienili, zone di carico, …).

    Classe ambientale IV – Esterno
    Influenze ambientali normalmente presenti all’aperto, quando i componenti degli impianti antintrusione sono completamente esposti alle intemperie (es. prati, giardini, aree industriali esterne).
     
  3. Identificare il “livello di protezione” in relazione ai valori contenuti e alla classificazione ambientale.
    • se l’abitazione è isolata o vicina ad altre
    • se l’abitazione è posizionata in una via privata distante da strade ad alto scorrimento
    • se l’esterno dell’abitazione, villa o condominio, è ben illuminato
    • se l’area è soggetta a lunghi periodi di nebbia
    • il tipo di porte di accesso e serrature installate
    • il numero e la tipologia di finestre, balconi, terrazzi e tipo di tapparelle o gelosie utilizzate
    • il piano in cui è ubicata l’abitazione da proteggere
 
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